Carmelo Siciliano

Divulgatore musiculturale, musicista, insegnante

Ritratto di Carmelo Siciliano: dalla Sicilia ad Atene

Articolo a cura di Giancarlo Antonucci per Contro Corrente (22/05/2017).

Della civiltà ellenica ha assimilato tutto come carta assorbente e nei suoi atteggiamenti, nella mimica, nel linguaggio del corpo non si potrebbe dire che greco invece non lo è se non per cultura e per acquisizione. Siciliano invece lo è di nome e di fatto, come egli stesso scherza sul suo cognome: Carmelo Siciliano, da Catania, anzi da Acireale, elegante cittadina sicula che della fondazione ellenica conserva una memoria storica e certamente anche a livello subcosciente dei suoi abitanti.

Ma Carmelo è greco a tutti gli effetti per metà anno, da fine marzo a fine agosto, quando lascia l’insegnamento dell’altra sua grande passione, la musica che insegna in una scuola della sua città, per andare a vivere ad Atene, la sua seconda patria e dove finalmente si fonde con la popolazione e ritrova se stesso nell’unione delle due grandi passioni della sua vita: la musica e la Grecia.

Laureato in chitarra classica, ha approfondito e continua a farlo ogni giorno con certosina perizia, la conoscenza del sistema modale della musica greca tradizionale e degli strumenti dell’area egea, il bouzouki, l’oud, il laouto, il mandolino, lyra e percussioni. La passione per la Grecia, il… mal di Grecia, gli venne quando per la prima volta con la famiglia trascorse le vacanze estive a Kefallonià e se ne innamorò.

Da allora non manca mai di trascorrere parte della sua vita sul suolo greco. Fondamentale è stato il contatto con rinomati musicisti e insegnanti greci, fra cui Christos Tsiamoulis, Periklis Papapetropoulos, Christos Zotos, Kyriakos Gouventas, Nikos Ikonomidis, Karolos Kouklakis, Giorgos Pappas, Nektarios Galanis, Martha Mavroidi, Sokratis Sinopoulos, Evgenios Voulgaris, Thanasis Polykandriotis, Nikos Tatasopoulos, nonché la frequenza di corsi e seminari intensivi presso il Labyrinth Musical Workshop di Creta, il Centro di Studio e Ricerca sulla Musica Popolare “Simon Karas” di Atene e il Museo degli strumenti popolari greci “Fivos Anogianakis” di Atene.

La voglia di condividere e trasmettere il ricco patrimonio culturale, musicale, umano del mondo greco lo ha portato nel tempo a creare un modello divulgativo adatto a qualsiasi categoria di pubblico, prescindendo da ogni preparazione specifica ma senza per questo rinunciare alla completezza e alla puntualità dei contenuti.

È un purista, elegante nei modi e rigido nelle scelte musicali: guai – per esempio – a parlargli del Syrtaki, che definisce ballo famigerato, che considera giustamente non una danza tradizionale ma un imbarbarimento commerciale di coreografie popolari molto più significative ma meno fortunate e meno note dalla gran massa di turisti che periodicamente e con superficialità invadono e ritengono di conoscere la Grecia.

Così si è autodefinito mediatore musiculturale, una categoria che si adatta alla sua persona come un vestito tagliato su misura sulle sue forme esili ma robuste. Fra le sue esperienze il cammino verso il santuario di Santiago e la partecipazione a varie gare podistiche di resistenza. E così si impegna a diffondere e spiegare la realtà che è oggetto dei suoi interessi attraverso il linguaggio musicale universale e particolare.

Ma la passione per la musica lo ha portato a suonare e ricevere riconoscimenti importanti non solo in Grecia ma in giro per il mondo: come componente di varie formazioni musicali si è esibito in tutta Italia e in Regno Unito, Austria, Tunisia, Portogallo, Spagna, Norvegia, Danimarca, Germania, Ungheria, Capo Verde, Lettonia, Turchia, in Spagna ha ricevuto la “Insignia de oro musical” dal “Curso de temas sevillanos”, istituzione riconosciuta dalla UNESCO, per il “permanente lavoro di studio, ricerca e diffusione della musica greca”.

Da alcuni anni per sintonia d’intenti è socio onorario del Dopolavoro Filellenico di Taranto, e come tale ha colto l’occasione di uno dei tanti suoi spostamenti fra Sicilia e Atene per fermarsi alcune ore nel capoluogo jonico e incontrare soci e amici, intrattenendoli con una conversazione multimediale tanto amabile quanto informale dedicata alla sua, alla nostra Grecia, ai suoi sapori, ai suoni, alle parole, alle passioni e alle emozioni condivise.

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